Full-Immersion: Gene Tierney Pt. 2 Mistero e noir

lunedì, agosto 07, 2017

Proseguiamo la full-immersion dedicata all'attrice Gene Tierney. Dopo avervi parlato qui dei film romantici, oggi vi propongo due capolavori noir, che sono peraltro i film di maggior successo dell'attrice.

1) Vertigine
Il titolo originale è Laura ed è un film del 1944 diretto da Otto Preminger con Gene Tierney e Dana Andrews.
Trailer originale:
La trama in breve: L'agente di polizia Mark Mc Pherson riceve l'incarico di indagare sulla morte di Laura, uccisa con un colpo di fucile in pieno volto. Tra i primi ad essere interrogati c'è il giornalista Waldo Lydecker che ha aiutato Laura ad ottenere il successo nel mondo della pubblicità e racconta al detective la vita della donna. I sospetti di McPherson cadono su Shelby Carpenter, il fidanzato di Laura che però si scopre frequentasse contemporaneamente anche la modella Diane e la facoltosa Ann. Influenzato dai racconti di Lydecker e dalla bellezza del ritratto di Laura, McPherson inizia ad interessarsi sempre più alla donna. Ma ad un certo punto compare proprio Laura: è un fantasma oppure è davvero lei, e quindi è un'altra la donna che è stata uccisa al suo posto?
Alcune scene del film
Foto promozionali
Il film è la trasposizione del racconto omonimo scritto da Vera Caspary e comparso prima a puntate sulla rivista Collier's Weekly nel 1942 con il titolo Ring Twice for Laura, e che poi verrà pubblicato nel '43 come romanzo dal titolo Laura.

Alla base della realizzazione del film c'è la faida tra il produttore Otto Preminger il tycoon della 20th Century Fox Darryl Zanuck.
Preminger giunge dall'Austria a Hollywood nel '36 dietro invito di Joseph Schenck che ha fondato la 20th Century Fox insieme a Zanuck. All'inizio della sua carriera Preminger lavora come attore e regista di film di seconda categoria, e con Zanuck è legato da una buona amicizia. Nel '38 ha l'occasione di dirigere un film importante, Il vascello maledetto, prodotto personalmente da Zanuck. Inizialmente Preminger rifiuta perchè non è convinto dalla storia, ma quando gli viene suggerito dal portavoce di Zanuck Gregory Ratoff che se a questo punto della sua carriera si mette contro Zanuck gli sarà precluso di continuare a lavorare a Hollywood, alla fine accetta. Durante la lavorazione ci sono continui scontri tra il regista e il produttore, e dopo una parola di troppo di Preminger a cui non sono seguite le scuse a Zanuck, il regista viene tolto dal film che verrà completato da Alfred L. Werker (e sarà comunque un flop). Zanuck non potendolo mandare via a causa del contratto che lo lega allo Studio, lo mette da parte e non lo fa lavorare. Così Preminger si sposta a New York dove dirige alcuni spettacolo a Broadway con un discreto successo. Approfittando dell'assenza di Darryl Zanuck che durante la 2a Guerra Mondiale è impegnato come fotografo per l'esercito, il quale ha lasciato la gestione dello Studio al suo assistente esecutivo William Goetz, Preminger riesce a tornare a lavorare a Hollywood (senza che Zanuck lo sappia) come attore e ben presto riesce a convincere Goetz a fargli un contratto di 7 anni come attore, produttore e regista, sempre all'insaputa di Zanuck. E' proprio durante questo periodo che Preminger decide di produrre Vertigine, facendo acquistare dallo Studio i diritti per il film per la cifra di 30.000 dollari.
Zanuck ritorna proprio durante la fase di preparazione del film ed è infuriato con Goetz per essersi comportato così con Preminger e per tutta una serie di altre scelte fatte durante la sua assenza. Decide di convocare Otto per un incontro nella sua casa al mare a Santa Monica (i due non si parlano da 6 anni). Nella sua autobiografia Preminger riferisce che tutto ciò che si limita a dire Zanuck è "Ho letto Vertigine e non è male. Puoi produrlo ma finchè sarò alla Fox tu non dirigerai mai un film. Ti saluto"
Zanuck assegna il film, sotto la supervisione di Bryan Foy, all'unità B  (quella dei film di seconda categoria), caratterizzata da budget più bassi, ritmi più veloci e attori, registi e sceneggiatori non fra le punte di diamante dello Studio. Preminger sceglie per la stesura del copione Jay Dratler, Samuel Hoffenstein e Betty Reinhardt. Quando Foy comunica a Zanuck che la sceneggiatura non lo convince (dice ad esempio che non ha senso che non ci sia neanche una scena al commissariato) Zanuck invece la trova perfetta e decide di assumerne la supervisione, promuovendolo ad un film di categoria A e si mette alla ricerca di un regista. Tutti quelli a cui propone di dirigere il film rifiutano, ma Rouben Mamoulian pur non amando il copione più degli altri registi, al momento non sta lavorando e ha bisogno di soldi, pertanto accetta. In aggiunta la moglie di Mamoulian Azadia Newman, artista in quel momento molto popolare a Hollywood, dipingerà un ritratto a olio di Gene Tierney da usare nel film (uno degli elementi chiave della storia).
La parte della protagonista viene proposta a Jennifer Jones ed Hedy Lamarr ma entrambe rifiutano. Preminger e Zanuck allora decidono di proporlo a Gene Tierney, un'attrice sotto contratto con la Fox (era stata notata proprio da Darryl Zanuck), che ha alle spalle alcuni ruoli ma non è ancora diventata un'attrice di successo. Il copione le piace molto (come dirà nella sua autobiografia Self-Portrait del 1979) ma non è convinta del fatto di essere in fondo per poco tempo davanti alla telecamera (infatti è molto più il tempo a cui si allude a lei) e inoltre ha dei dubbi sul fatto che due attrici come la Jones e la Lamarr lo abbiano rifiutato. Vincent Price, che verrà scelto anche lui per questo film, dirà a proposito di Gene "solo lei poteva interpretare Laura. Nessuna ha quel mix di fascino, erotismo e mistero".

Per la parte del detective Mark McPherson Otto Preminger accetta di scommettere su Dana Andrews, che lo stesso regista definisce come una "giovane leva della Fox con solo pochi ruoli all'attivo, e sempre secondari". Ha esordito con film western come L'uomo del West di William Wyler (che lo dirigerà nuovamente nel film vincitore di 8 Oscar I migliori anni della nostra vita del '46), e dopo Vertigine collaborerà nuovamente con Preminger in altri 3 film: Un angelo è caduto, L'amante immortale (accanto a Joan Crawford) e Sui marciapiedi (di nuovo con Gene Tierney).

Per il personaggio del giornalista Waldo Lydecker Zanuck avanza la candidatura di Laird Cregar, un attore che il pubblico ha visto spesso indossare i panni del cattivo, mentre Preminger suggerisce Clifton Webb il cui aspetto sarebbe stato per il pubblico più difficile da decifrare. Webb ha 56 anni ed è un attore di Broadway (che ha esordito nel cinema ai tempi dal muto ma da cui è lontano ormai da 15 anni) e ha una fama di essere troppo sdolcinato ed effeminato, ma dopo averlo visto nello spettacolo Blithe Spirit anche Zanuck si convince. La sua interpretazione gli varrà la nomination all'Oscar e gli aprirà le porte di Hollywood. Questo personaggio si basa sul giornalista nonchè critico teatrale per conto del New Yorker Alexander Woollcott, appassionato, come Waldo, di cronaca nera e omicidi. Un altro elemento in comune con Woollcott, il quale spesso cenava al Algonquin Hotel, è il far incontrare per la prima volta Laura e Waldo proprio in quel ristorante. Nel '46 grazie al film Il filo del rasoio dov'è con Gene Tierney e Tyrone Power con la sua interpretazione vince il Golden Globe e conquista la nomination all'Oscar come Migliore attore non protagonista, mentre negli anni successivi interpreterà spesso il ruolo del gentiluomo nelle commedie come in Governante rubacuori dov'è Lynn Belvedere, ruolo che riprenderà in Il signor Belvedere va in collegio e Il signor Belvedere suona la campana e nel '54 sarà il Presidente della Gifford Motors nel film Il mondo è delle donne accanto a  Lauren Bacall, June Allyson e Fred MacMurray.

A completare il cast abbiamo il viscido fidanzato di Laura Shelby Carpenter interpretato da Vincent Price, il quale ha già lavorato con la Tierney a Broadway nella produzione di Outward Bound diretta da Otto Preminger, e con la quale lavorerà anche in Femmina folle del'45. Price dagli anni '50 si dedicherà ai film horror, in contrapposizione all'inglese Boris Karloff. Il suo ultimo ruolo è quello dell'inventore in Edward mani di forbice del 1990 di Tim Burton (una piccola curiosità, nel videoclip di Thriller di Michael Jackson è lui a fare la voce quando gli zombie escono dalle tombe).
La subdola zia Ann Treadwell è interpretata da Judith Anderson, che ha spesso interpretato parti ambigue e crudeli come nel 1939 quando nel film di Hitchcock Rebecca la prima moglie  è la perfida governante e Memnet la serva traditrice ne I dieci comandamenti di Cecille DeMille (di cui ho parlato qui).
Le riprese iniziano regolarmente il 24 aprile del '44: sapendo dell'antipatia di Zanuck per Preminger il regista Mamoulian ne approfitta per ignorare le indicazioni del produttore, facendo cambiamenti importanti su set, costumi e anche sul copione. Dopo l'ennesima lite, Mamoulian chiede a Preminger di non essere sul set perchè lo rende nervoso. Quando Otto vede le prime riprese girate è inorridito perchè il regista non ha saputo guidare gli attori, lasciati a loro stessi: la Anderson recita ad un livello troppo alto mentre Dana Andrews e Gene Tierney sono ad un livello amatoriale. Preminger invia immediatamente il materiale a Zanuck che si trova a New York e questi costringe Mamoulian a rifare le scene attenendosi al copione. Il 15 maggio, dopo neanche un mese dal primo ciak, anche la seconda serie di scene girate è orribile e Zanuck decide di rimuovere Mamoulian dal film, e finalmente Preminger lo sente pronunciare queste parole "Lunedì puoi iniziare a dirigere Vertigine, ripartendo da zero". Otto Preminger come nuovo regista elimina tutti gli elementi aggiunti da Mamoulian, compreso il ritratto realizzato dalla moglie. Otto Preminger invece chiede alla Tierney di posare per Frank Polony fotografo dello Studio che ha fotografato molte Dive per le copertine delle riviste. Se ne realizza un ingrandimento che viene leggermente coperto da alcune pennellate di colore per sembrare un vero dipinto, ma in realtà è una semplice fotografia. Il quadro comparirà nuovamente nel film Divertiamoci stanotte del '51 con Gene Tierney e ne Il mondo è delle donne con Clifton Webb.

Rimuove il direttore della fotografia Lucien Ballard, e affida l'incarico al poco conosciuto Joseph LaShelle che grazie al suo sapiente uso del bianco e nero conquisterà l'Oscar. Anche al reparto costumi vengono fatte sostituzioni e arriva la stilista Bonnie Cashin.
Webb deve scontrarsi con il fatto di ritrovarsi davanti ad una telecamera dopo una lunga assenza da Hollywood. Dopo essersi rivisto nelle prime riprese giornaliere, e soprattutto nella sua prima scena quando sta facendo il bagno nella vasca e incontra il detective McPherson. Webb in un'intervista dirà di aver avuto quasi un infarto quando si è visto in quella vasca come se fosse il Mahatma Gandhi, facendo i conti con il suo aspetto non più giovane e sapientemente mascherato a teatro, ma che Dana Andrews lo aiutò a superare lo shock dandogli un bicchierone di Bourbon.  
Alcune foto dal set
Preminger affida il compito di realizzare la colonna sonora a David Raksin: il regista inizialmente vuole usare la canzone di Duke Ellington Sophisticated Lady o quella di George Gershwin  Summertime ma il direttore musicale della Fox Alfred Newman convince Preminger a dare alcuni giorni a Raksin affinchè componga un tema originale. Raksin realizza insieme a Johnny Mercer che ne cura il testo il famoso tema Laura, che otterrà molto successo e verrà cantata da interpreti famosi come Ella Fitzgerald, Frank Sinatra ed Andy Williams. Hedy Lamarr, rammaricata dopo averla ascoltata, dirà "Ho rifiutato la parte perchè mi avevano mandato il copione, non la colonna sonora". La potete ascoltare qui.

L'immenso successo sia dal punto di vista del pubblico che della critica servirà a consacrare Otto Preminger come uno dei migliori registi di Hollywood.

Il film si presenta agli Oscar del 1945 con ben 5 Nomination: Miglior fotografia in bianco e nero a Joseph LaShelle (che vincerà il premio), Migliore Attore non protagonista a Clifton Webb, Miglior Regia a Otto Preminger (che perderà contro Leo McCarey e il suo La mia via), Miglior Sceneggiatura non originale adattata, Miglior scenografia in bianco e nero.

QUOTES:

Waldo: Io non uso una penna comune. Scrivo con una penna d'oca intingendola in un calamaio di veleno.

Waldo: L'assassinio è il mio delitto preferito.      

Shelby: Non so molto di qualcosa, ma so poco di praticamente tutto.

Waldo: Normalmente anch'io ho un cuore.
Laura: Davvero?
Waldo:Vuole che le porti le mie radiografie? Vorrei scusarmi.
Laura: Accetto le sue scuse. (...) Grazie. Lei è uno strano uomo. Lei deplora il suo contegno, non è vero?
Waldo: Niente psicologia signorina. Ma in una parola, si. 
Laura: Lei è molto gentile sa?
Waldo: Non sono malvagio, è il segreto del mio fascino. Ma se mi preferisce gentile, mi troverò qui alle 6.

Waldo: L'amore è eterno. E' stata la più forte motivazione delle azioni dell'uomo nella storia. Laura: L'amore è più forte della vita, và oltre l'ombra oscura della morte.

Waldo: Quando eri irraggiungibile e ti credeva morta ti ha desiderato di più. 
Laura: Ma era contento quando mi ha vista, come se mi aspettasse.
Waldo: Sai come chiama le donne? Una tale.
Laura: Non significa niente, lui non è così.
Waldo: Laura tu hai una tragica debolezza: per te un corpo agile è forte la misura dell'uomo. Tu soffrirai sempre. 
Laura: Nessun uomo mi farà più soffrire. Nessuno, nemmeno tu.
Waldo: Io? Soffrire? Laura, guardami, quando un uomo come me ha tutto quello che desidera il mondo eccetto quello che vuole lui, perde il rispetto di sè, diventa amaro Laura. Vuol far male a qualcuno come ne ha ricevuto.

Waldo: (McPherson entra senza bussare) Lei ignora un trionfo della scienza: il campanello.

CLIP:
Alcune scene


2) Femmina folle
Leave her to Heaven è un film del 1945 diretto da John Stahl con protagonisti Gene Tierney e Cornel Wilde.

Trailer originale:

La trama in breve: Il romanziere Richard Hartland fa ritorno alla sua casa del Maine, chiamata Angolo di luna (Back of the Moon, tradotto letteralmente il retro della luna), dopo 2 anni trascorsi in prigione. A narrare la storia è il suo avvocato che racconta attraverso un lungo flashback come si è arrivati a quel momento. Alcuni anni prima Richard conosce sul treno diretto in New Mexico la bella ereditiera Ellen Berent, tra i due scatta subito l'attrazione e la donna in pochissimo tempo lascia il fidanzato magistrato, per annunciare le nozze con lo scrittore. La madre e la sorellastra di Ellen, Ruth, mettono in guardia Richard sul carattere molto possessivo di Ellen (legata da un rapporto molto simile col padre recentemente morto), ma Richard subisce il fascino della donna e la sposa. Quello che sembra un matrimonio felice inizierà a scricchiolare quando Ellen pervasa da una crescente gelosia cercherà in tutti modi di allontanare ogni persona che può mettersi tra lei e il marito: come il fratellino disabile di Richard o sua sorella Ruth. E le cose precipiteranno quando Ellen scoprirà di aspettare un bambino.
Alcune scene del film
Foto promozionali del film

Il film è la trasposizione dell'omonimo romanzo di Ben Ames Williams, best seller del 1944 che ha venduto un milione di copie. Dietro suggerimento dei registi John Stahl e Otto Preminger, nonchè dello sceneggiatore Joseph L. Mankiewicz, Darryl Zanuck a capo della 20th Century Fox acquista i diritti cinematografici del libro, e il 22 maggio del 1944 speculazioni iniziali dell'Hollywood Reporter danno come protagoniste del film Tallulah Bankhead (in quel momento impegnata con lo Studio sul set di Prigionieri dell'Oceano di Hitchcock) ed Ida Lupino da chiedere in prestito alla Warner Bros. In realtà il ruolo di Ellen viene solamente offerto a Rita Hayworth che però rifiuta.
Per la scelta di Ellen Zanuck decide di ricorrere ad una delle Star della "sua scuderia" e dopo il successo di Vertigine decide che Gene Tierney sia assolutamente all'altezza. In occasione di un cocktail party al Romanoff, il ristorante frequentato dalle celebrità, Zanuck le propone la parte e Gene ripercorre così l'episodio nella sua autobiografia: "Fu una proposta molto allettante, un ruolo da donna maligna simile a quello interpretato spesso da Bette Davis. Non pensavo di avere un'indole adatta, e poche attrici avrebbero resistito all'interpretare un ruolo così perfido. Dissi a Zanuck che avrebbe fatto un errore a scegliermi, ma lui dopo una settimana mi chiamò e mi disse che era ufficiale: sarei stata io Ellen".

Per la parte di Richard viene scelto Cornel Wilde, reduce dal successo di L'eterna armonia dove interpreta Frédéric Chopin che gli vale la nomination all'Oscar come Migliore attore (per l'occasione è stato ceduto in prestito dalla 20th Century Fox alla Warner Bros).

A completare il cast abbiamo Jeanne Crain, 19enne appena messa sotto contratto dalla Fox, che interpreta la sorella di Ellen, Ruth. La Crain in quegli anni interpreterà in varie commedie ruoli da "fidanzatina d'America", la ragazza della porta accanto; nel '49 interpreterà il film di Mankiewicz Lettera a tre mogli e Pinky, la negra bianca di Elia Kazan che gli varrà la nomination all'Oscar come Migliore attrice protagonista. Dagli anni '50 non più sotto contratto con la Fox prenderà parte a film western e commedie brillanti, tra cui Gli uomini sposano le brune il seguito di Gli uomini preferiscono le bionde accanto a Jane Russell. Infine a interpretare il fidanzato di Ellen, il giurista Russell Quinton, è Vincent Price, che ritrova la Tierney sul set dopo Vertigine e di lei dirà "ora grazie al Technicolor potrete quindi godere dei suoi meravigliosi occhi"
La regia viene affidata a Stahl (regista dai tempi del cinema muto) e la sceneggiatura a Jo Swerling (importato da Broadway con l'avvento del sonoro): Zanuk dà specifiche istruzioni ai due sull'attenersi il più possibile alla centralità della possessività di Ellen presente nel romanzo.

Il titolo si riferisce ad un passo dell'Amleto di Shakespeare: Atto 1, Scena 5, quando il fantasma del padre chiede ad Amleto di vendicare la sua morte, ma si raccomanda di risparmiare la madre.
"But howsoever thou pursuest this act, Taint not thy mind, nor let thy soul contrive Against thy mother aught. Leave her to Heaven, and to those thorns that in her bosom lodge to prick and sting her. (Tradotto) Ma comunque tu adoperi per vendicarmi, serba intera la mente e non macchinar nulla contro tua madre; lasciala al Cielo e a quei rimorsi che già le straziano il petto.”  La motivazione potrebbe essere che sia la madre di Amleto che Ellen in fondo sono entrambe due donne infide, che pagheranno nell'Aldilà i crimini che hanno commesso.

Gli ispettori del Codice di Produzione (qui trovate il post che ho scritto sulla Censura del Codice Hays) oltre a pretendere che si riscriva la parte di storia iniziale che lascia intendere che Ellen e Richard siano stati intimi prima del matrimonio, storceranno il naso anche per la faccenda dell'aborto di Ellen (provocato da se stessa), che accetteranno alle condizioni esplicitate in questa nota: "E' assolutamente essenziale rimuovere qualunque tipo di compiacimento... e che passi il messaggio... che Ellen ha pianificato di uccidere il proprio figlio ancora non nato perchè è malata di mente. Dovrebbe essere indubitabile che la ragione per cui lo uccide è perchè pensa che il bambino le sottrarrebbe l'affetto del marito."

Una sera, prima di aver concluso le riprese della settimana, il regista John M. Stahl chiede a Gene Tierney di provare la scena dell'annegamento  per permettere al direttore della fotografia Leon Shamroy di vedere gli elementi della scena per capire come illuminarli. Terminata la prova il regista attonito dice alla Tierney "E' stato perfetto, proprio come doveva essere. Ma per Dio, non esiste alcuna possibilità che tu possa rifarla uguale, mai in un milione di anni", rifiutandosi di credere alle proteste dell'attrice che dice di aver provato la scena esattamente in quel modo da settimane. La Tierney, dopo aver passato un weekend sull'orlo di una crisi nervosa, lunedì mattina ripete la scena che riesce alla perfezione. 

Il film è stato girato in varie location: a Bass Lake all'High Sierras, Monterey e nel parco acquatico di Busch Gardens in California, in Arizona a Sedona e Granite Dells per il primo incontro di Richard ed Ellen e nello Studio 8 della 20th Century Fox a Los Angeles. Per le riprese nel lago, che vengono realizzate a novembre, quando è quasi ghiacciato, la Tierney tra un ciak e l'altro viene tirata fuori dall'acqua e riscaldata con shot di whiskey, mentre il giovane Darryl Hickman che interpreta Danny il fratello di Richard si busca una polmonite.

L'azione si svolge principalmente in 4 case: Rancho Jacinto nella città di Taos nel New Mexico (la facciata è parzialmente disegnata con la tecnica del matte painting, ovvero le immagini riprese sono state dipinte).
I due novelli sposi si trasferiscono in un primo momento a Warm Springs in Georgia in modo che Richard possa stare vicino al fratellino Danny, malato di poliomielite, anche se non si vede molto della casa. 
Angolo di Luna a Deer Lake nel Maine è il rifugio in cui Richard si reca a scrivere i propri romanzi, ed è lì che si trasferiscono lui ed Ellen insieme a Danny dietro suggerimento di quest'ultimo, anche se la donna non è felice. La casa è un tipico rifugio di montagna, molto maschile, con pareti in pietra, arredi e scale realizzati con tronchi di legno.
L'ultima casa che vediamo è Bar Harbor nel Maine dove si stabiliscono i due coniugi: riflette un gusto decisamente femminile, con carta da parati a fiori su ogni parete, e tappezzerie molto fantasiose.

A realizzare i costumi di Gene Tierney è Kay Nelson (costumista di Barriera invisibile di Elia Kazan con Gregory Peck, Il miracolo sulla 34esima strada, Lettera a tre mogli e Ti ho visto uccidere con Barbara Stanwyck). In questo film gli abiti hanno una valenza narrativa perchè servono a comprendere l'evoluzione della protagonista: è interessante notare come Ellen compia lo stesso numero di cambi d'abito in ogni casa. All'inizio e alla fine della sua permanenza in un determinato locale indossa sempre il bianco con al massimo alcuni elementi colorati di rosso o verde o blu.

Gli abiti che aprono e chiudono la parentesi in New Mexico sono entrambi bianchi ad indicare purezza e innocenza, anche se indossa dettagli che mostrano il suo status sociale elevato come la pelliccia e la spilla verde e rossa, mentre l'abito che indossa Ellen quando lascia il fidanzato sullo scollo è impreziosito dalle sue iniziali ricamate (E.B.).
Col procedere della storia la vediamo spesso indossare il verde, un colore che riflette la sua gelosia nei confronti di tutti quelli che si frappongono tra lei e Richard: l'abito premaman quando scopre che il laboratorio del padre è stato trasformato in una nursery da Richard e Ruth, e quando dopo alcuni mesi dall'aborto esce dall'acqua in splendida forma con uno sgargiante costume rosso acceso (quasi a voler rappresentare il controllo che ha ripreso sulla propria vita), e si copre con un accappatoio verde quando affronta Ruth perchè ha iniziato a nutrire il dubbio che ci sia qualcosa tra lei e Richard.
 
Gli abiti di Ruth sono sempre in contrasto con quelli di Ellen, fin dall'inizio quando il primo abito in cui la vediamo è un semplice completo marrone. Per il resto della storia i vestiti di Ruth sono spesso in toni neutri, ma nella seconda parte, soprattutto con l'inizio della gravidanza di Ellen, vediamo Ruth con abiti dei colori indossati da Ellen nella prima parte del film. Quando parla con Ellen che la incalza sospettando una relazione tra lei e il marito, Ruth indossa una blusa bianca con fiori blu molto delicati, molto femminile. Durante il processo vediamo Ruth con due completi molto semplici, dai quali però spicca una nota di colore, mentre nel finale la vediamo riabbracciare Richard con un abito bianco che rimanda a quello indossato da Ellen proprio lì nel lago quando ha lasciato morire Danny.

Il film si presenta agli Oscar con 4 nomination: Migliore attrice per Gene Tierney (che però vedrà vincere Joan Crawford per Il romanzo di Mildred, Miglior fotografia a colori a Leon Shamroy (che sarà l'unico a portare a casa la statuetta), Miglior scenografia e Miglior sonoro.

QUOTES:
Ellen: Ho capito una cosa: le persone che ami non muoiono mai veramente.

Ellen: Tesoro vuoi sposarmi?
Richard: E perchè no, piccola bambina imprevedibile.
Ellen: E non ti lascerò più andare via. Mai, mai, mai.

Ellen: Perdonami caro, non mi controllo, ma è solo perchè ti amo troppo. Ti amo tanto che non sopporto dividerti con nessuno.

Richard: Cos'è che non va con Ellen?
Mrs. Berent: Non ho nulla contro Ellen. Lei ama troppo intensamente e questo non è un bene. Tutti gli altri diventano degli estranei per lei. Io la conosco, devi essere paziente. Ellen amava troppo suo padre.

Ellen: Lo sto perdendo Ruth. Io muoio se lo perdo.
Ruth: Forse se ora tornaste ad Angolo di luna, voi due soli
Ellen: No ormai lo odia, non vorrà più tornarci. Se solo sapessi a che pensa. Tu mi hai sempre aiutata Ruth, aiutami anche ora.
Ruth: Dai tempo al tempo, poi vedrai. Ha subito una grande perdita, ora c'è un vuoto nella sua vita. Se almeno tu potessi dargli un figlio in questo momento...

Ellen: Credi che Richard mi ami?
Ruth: Questa mi sembra proprio una domanda sciocca.
Ellen: So che da principio mi amava, ma non gli sono mai piaciuta. E' strano vero?
Ruth: Ti amava ma non gli sei mai piaciuta?
Ellen: Proprio così. Non siamo mai stati amici come lo siete voi. Tu gli piaci. Dimmi ti ha già trovato un soprannome?
Ruth: A volte mi chiama La ragazza con la zappa, scherza sul mio giardinaggio.
Ellen: Io per lui ero patchouli. (Rivolta allo specchio) Guardami! Odio questa creatura, mi auguro che muoia
Ruth: Ellen!
Ellen: Sei scioccata vero? Se avessi tu il bambino lo ameresti. Io invece lo detesto. A Richard dovevo bastargli io e nient'altro. Tanto meno questo (rivolta al bambino nella pancia).
Ruth: Come puoi dire cose tanto cattive?
Ellen: A volte è la verità stessa che è cattiva. E tu Ruth hai paura della verità.
Ruth: No, sei tu che mi fai paura.


Ellen: Richard è ancora innamorato di me, è questo che non sopporti? Stai morendo di invidia?
Ruth: Io non ti invidio affatto Ellen. Da sempre ho cercato di amarti, tutti ci hanno provato. La mamma, papà e ora Richard. E tu cos'hai fatto? Con il tuo amore hai rovinato la vita di mamma, con il tuo amore hai spinto papà alla morte, con il tuo amore hai reso irriconoscibile Richard. No Ellen, proprio non ti invidio. Provo soltanto una gran pena nei tuoi riguardi.

Richard: Sei stata tu a ucciderlo?
Ellen: Io non volevo nessun altro intorno a te.
Richard: Lo sapevo. Devo averlo saputo da sempre ma ho continuato a nasconderlo a me stesso. Non riuscivo a crederci. Come avrei potuto. Tu mi amavi, dicevi. Tu mi dicevi che volevi rendermi felice.
Ellen: Si Richard, tutto ciò che desideravo era la tua felicità e soltanto quella. Non avrei voluto che Danny annegasse. Non lo avevo premeditato, te lo giuro. Ma quando lo colse il crampo e andò giù pensai che senza più lui ti sarei rimasta io sola, quel pensiero diabolico mi aveva ipnotizzato.
Richard: E il bambino? Non lo hai voluto vero?
Ellen: No, non capisci Richard, non volevo nessuno intorno, volevo soltanto restare con te, non sopportavo nessuno tra di noi. Ti amo talmente tanto Richard. Io ti amo troppo.

Richard: Ellen era capace di qualunque cosa.
Quinton: Sta cercando di influenzare la giuria dipingendo sua moglie come un mostro.
Richard: Si quella donna era un mostro. Una donna che voleva per sè tutti quelli che amava. Che s'impossessava delle persone che amava.
CLIP:
Incontro sul treno

Angolo di Luna (spoiler alert)
La resa dei conti
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