Varie: Le ricette delle Star - I Secondi

lunedì, agosto 29, 2016

Per concludere questo ciclo di post che ha unito le mie due grandi passioni, il cinema e la cucina, oggi parleremo di alcune ricette di secondi piatti. Qui trovate i primi e qui trovate i dolci.
Come sempre, buona lettura e buon appetito!
CHILI DI CARNE di Elizabeth Taylor
Il ristorante Chasen's è stato una vera e propria istituzione di Hollywood. Aperto nel 1936 ha visto passare tutte le più grandi star del cinema fino a quando ha chiuso nel 1995. Tra le varie celebrità, Elizabeth Taylor era senz'altro la più grande estimatrice del loro chili di carne e fagioli, al punto che nel 1962 durante le riprese del kolossal Cleopatra a Roma si fece spedire per via aerea il chili di Chasen's confezionato in scatole contenenti ghiaccio secco che ne assicurava la freschezza. Questo il testo del telegramma che la diva aveva inviato al ristorante americano "Il vostro chili è così buono. E ora è tutto finito. Vi prego di mandarmi 10 confezioni del vostro meraviglioso chili in ghiaccio secco al numero  448 Via Appia Pignatelli, Roma. Con amore e tanti baci, Elizabeth Taylor". Nel 1996 è uscito il libro  "Chasen's: Where Hollywood Dined - Recipes and Memories" nel quale è stata pubblicata la ricetta. Il chili è sostanzialmente uno stufato di carne macinata molto speziata insieme ai fagioli ed altre verdure. 
Ingredienti:

450 gr fagioli pinto
olio
1 cipolla
400 gr di polpa di pomodoro
prezzemolo
1 spicchi d'aglio
250 gr di carne trita di maiale
500 gr di carne trita di manzo
8 cucchiai di burro
1 peperone verde
cumino qb
4 cucchiai di chili
sale
Procedimento:
Mettere in padella i fagioli a scaldare con un po d'acqua. Unire il pomodoro ai fagioli.
In un'altra padella rosolare la cipolla a dadini, unire il prezzemolo e l'aglio  e versare tutto con i fagioli. Nella padella dove è stata rosolata la cipolla mettere il burro e far rosolare il macinato di carne, e quando è pronto aggiungerlo ai fagioli. Rosolare anche il peperone tagliato a dadini in un po' d'olio e aggiungerlo al composto di carne e fagioli. Condire con cumino, peperoncino e sale, coprire e cuocere a fuoco basso per 1 ora. Poi togliere il coperchio e cuocere altri 30 minuti.

SALMONE IN CAMICIA di Joan Crawford 
Il poaching è una tecnica di cottura che consiste nel cuocere un cibo immerso in un liquido che rimane ad una temperatura bassa e controllata. La ricetta più famosa è il poaching egg, l'uovo in camicia, ma questa cottura è molto adatta anche per il pesce, perchè gli permette di insaporirsi senza aggiungere grassi. Ed era questa la filosofia di Joan Crawford: "Rispetto il mio corpo e per questo cerco di prendermene cura". Il retro della copertina del suo libro "My way of life" (letteralmente "il mio modo di vivere") recita che nel libro l'attrice svelerà i suoi segreti su come "ottenere di più dalla vita... dal lavoro... dai vestiti... dal look... dalla casa... dal matrimonio", "muoversi in un mondo di uomini rimanendo una signora" e "come mangiare correttamente per avere un fisico migliore". Non sorprende che una delle sue ricette preferite fosse appunto questa.

Ingredienti:
2 filetti di salmone fresco da circa 120 gr
3 limoni
1,4 litri di acqua
10 cipolline borettane private della buccia
1/2 gambo di sedano con le foglie
2 rametti di prezzemolo
3 foglie di basilico
12 grani di pepe schiacciati
2 cucchiaini di sale
Mayonese
senape
succo di limone

Procedimento:
Lavare e asciugare il pesce. Tagliare i limoni a fette sottili e sistemarle sopra e sotto al pesce. Avvolgere il filetto in una garza e chiudere con dello spago da cucina. In una padella abbastanza profonda mettere l'acqua, le cipolle, il sedano, il prezzemolo, il basilico, sale e pepe. Far cuocere coperto a fuoco lento per circa 30 minuti, assicurandosi che non arrivi a bollore. Sistemare il salmone nella teglia ma su una supporto in modo non sia completamente immerso nel liquido (circa a metà) e cuocere per altri 30 minuti (controllare il grado di cottura del pesce). Rimuovere la garza e le fette di limone e sistemare il filetto su un piatto da portata. A parte mescolare un cucchiaino di senape in una tazza di mayonese e aggiungere un cucchiaino di succo di limone. Servire il pesce accompagnato dalla salsa.

POLLO ALLA KIEV di Joan Bennett
Joan Bennett, sorella minore di un'altra attrice, Constance Bennett, è stata un'attrice poliedrica che negli anni '30 ha interpretato ruoli da bionda un po' ingenua, poi con il passare del tempo ha vestito i panni della femme fatale e infine quelli della donna matura, spesso madre premurosa. Joan aveva l'abitudine di pianificare tutti i propri pasti, annotando ogni volta le singole pietanze per i 3 giorni successivi, avendo cura di scriverle su due taccuini, uno per sè e uno per i suoi figli. Anche se la maggior parte delle volte era la sua cuoca americana a cucinare, Joan Bennett amava cucinare alcuni suoi "cavalli di battaglia" tra cui il pollo fritto (alla maniera del Sud e alla Kiev), il polpettone di carne, i biscotti di zenzero. Una volta disse "Adoro cuocere nel forno, potrei praticamente arrostire di tutto".
Ingredienti:
100 gr di burro a temperatura ambiente
1/2 cucchiaio di buccia finemente grattata di limone
1/2 cucchiaio di succo di limone
sale e pepe
2 petti di pollo interi tagliati a metà per il lungo
farina bianca
2 uova intere
pangrattato
olio di semi per friggere  

Procedimento:
In una ciotola amalgamare il burro ammorbidito col succo e la buccia di limone, il prezzemolo tritato e formare 4 rosette da mettere nel freezer a congelare appoggiate su di un foglio di carta da forno.
Prendere i 4 petti, inciderli nel punto di maggior spessore e infilare in ognuno la rosetta di burro congelata. Passare ogni petto nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nel pane grattato facendo in modo che il punto dell'incisione risulti ben sigillato altrimenti ripassarlo di nuovo nell'uovo e nel pangrattato. Friggerli in abbondante olio per almeno 10 minuti in modo che il pollo risulti ben cotto, girandolo di tanto in tanto in modo che la doratura risulti omogenea. Prima di servirli appoggiarli su della carta assorbente, salare e servire.

ARAGOSTA ALLA TERMIDORO di Marlene Dietrich
Marlene Dietrich, attrice tedesca naturalizzata americana, è stata la prima femme fatale di Hollywood. Dalla Germania si è portata dietro l'amore per la cucina tradizionale tedesca. L'ospitalità della diva era leggendaria, cucinava per gli amici, gli amanti, e le troupe dei film che girava. Inoltre era una grande "cacciatrice di ricette". Nel 1962 pubblica il libro uscito in Italia con il titolo "Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri" una specie di breviario in cui la diva ha organizzato le idee, le considerazioni sulla vita, sull’arte e sull’amore raccolte negli anni. La prima voce di questo dizionario è la parola Avanzi,  riferendosi proprio agli avanzi di cibo in cucina. Da perfetta casalinga, infatti, scrive: "gli avanzi sono un divertimento. Prendi la carne lessa che ti è avanzata. Tagliala a fette. Friggi cipolle, e aggiungi pomodori, funghi se ce l’hai, e anche patate lesse a fettine, peperoni verdi, e in più ogni avanzo di verdura cotta che hai in casa; aggiungi la carne, mescola finché è calda, cospargila di prezzemolo tritato, e ti verrà sempre voglia di avanzi." In realtà questa ricetta con l'aragosta è molto lontana dall'idea degli avanzi, ma Marlene amava deliziare i propri ospiti con cibi molto particolari (si faceva consegnare partite di 300/500 granchi che puliva da sola). Infine una piccola curiosità sull'attrice: circolano da sempre molti pettegolezzi, in particolare sui suoi rimedi di bellezza e sulle abitudini per mantenere il fisico perfetto e l'ultima in cui mi sono imbattuta è quella secondo cui pare che usasse succhiare spicchi di limone per mantenere le guance contratte e gli zigomi alti.
Ingredienti:
2 aragoste grandi
1 pizzico di pepe
1 pizzico di sale
1 filo di olio d'oliva
200 ml di vino bianco secco
200 ml di brodo di pesce
200 ml brodo di manzo
qualche foglia di cerfoglio
un paio di rami di dragoncello
100 g di scalogno
1 confezione di besciamella da 500 ml
10 gr senape in polvere
100 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di burro

Procedimento:
Passare le aragoste sotto l’acqua corrente e tagliarle a metà per il lungo, dalla coda verso la testa. 
Eliminare la parte bianca della testa dell’aragosta. Condire con sale e pepe le aragoste e aggiungere un filo sottile d’olio d’oliva. Posizionare le aragoste in una teglia con la polpa rivolta verso l'alto e cuocere 15 minuti a 180°. Estrarre la polpa dalle code e tagliarla a dadi di circa 1 cm di lato. Mettere da parte e conservare anche i gusci. In un pentolino mettere a scaldare sul fuoco il vino bianco, il brodo pronto di pesce e quello di Manzo, unire le erbe aromatiche e lo scalogno pelato e tagliato a fette sottili. Quando il liquido si è ridotto e ha una consistenza cremosa, colarlo e continuare a ridurlo fino a che non è ben denso. Conservare la salsa coperta con della pellicola trasparente in modo che non si formi una crosta al contatto con l’aria. Scaldare la besciamella, unirla alla salsa ridotta e la senape in polvere e aggiustare di sale. In una teglia disporre i gusci delle aragoste con sul fondo un po' della salsa, poi la polpa dell'aragosta e ricoprire con la salsa. Cospargere con formaggio grattugiato e qualche noce di burro, gratinare in forno qualche minuto e servire.

GOULASH UNGHERESE di Zsa Zsa Gabor
Zsa Zsa Gabor è una delle tre sorelle Gabor, tutte emigrate dall'Ungheria per diventare attrici in America. In realtà Magda, la maggiore, non ebbe molto successo, mentre Eva la più giovane è sempre stata considerata la migliore attrice. Invece Zsa Zsa viene ricordata soprattutto per i suoi 9 matrimoni (qui trovate il post che ho scritto su di lei). Queste sono le parole con le quali introduce questa sua ricetta "Cari lettori, questo è il piatto che cucino sempre quando voglio catturare un uomo. E quando invece voglio sbarazzarmi di lui semplicemente smetto di cucinarlo. E' uno dei piatti tradizionali dell'Ungheria ed è talmente buono che se lo servite accanto al caviale, i vostri ospiti correranno verso il goulash. Provatelo, è in assoluto il mio piatto preferito. In Ungheria lo accompagniamo con il vino Bull's Blood (Sangue di toro). Attenzione perchè questo piatto farà rimescolare il sangue anche di quel toro del vostro uomo! Buon appetito!"
Ingredienti:
500 gr di carne di manzo
200 gr di cipolla
200 gr di pancetta affumicata a cubetti
olio
2 spicchi d'aglio
3 cucchiai di paprika dolce
pomodorini qb
brodo di carne qb
alloro
cumino
1 carote
sedano rapa e friggitelli
1 patata
Procedimento:
Tagliare la carne a cubotti e tritare grossolanamente le cipolle. Rosolare la pancetta in una padella con un po' d'olio, aggiungere la cipolla e far soffriggere qualche minuto. Unire la carne e cuocere a fiamma alta per qualche minuto. Togliere la pentola dal fuoco e unire l'aglio tritato, la paprika dolce e mescolare. Rimettere sul fuoco e aggiungere i pomodorini tagliati a metà, poi aggiungere un paio di mestoli di brodo appena la carne raggiunge nuovamente il bollore. Unire alloro e cumino, coprire e lasciare andare per circa 40-60 minuti. Togliere il coperchio,  aggiungere le verdure tagliate a pezzi e lasciare cuocere scoperto per altri 20 minuti circa.

 

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