Si parte

venerdì, ottobre 02, 2015

Il mio primo post di questo nuovo blog è una piccola introduzione a quello che pubblicherò a breve, che non poteva non essere sull'attrice che ha ispirato fin dalla mia tenera età l'amore sconfinato che provo per il cinema. Mia madre mentre aspettava che nascessi ha guardato diverse volte "Via col vento" e quindi deduco che in qualche modo lo spirito di questo film sia riuscito ad oltrepassare la placenta perchè a 3 anni già mi mettevo su la videocassetta mentre giocavo con le Barbie e anche se non capivo del tutto le dinamiche precise della Guerra di Secessione americana tra Nordisti e Sudisti, piantagioni di cotone e schiavi, ero stata catturata dagli abiti meravigliosi, realizzati dallo stilista Walter Plunkett, e dal magnetismo dei due attori protagonisti Vivien Leigh e Clarke Gable. La "fissa" per questo film si è poi cronicizzata negli anni, poichè invece di diminuire le visioni le ho aumentate, e sono arrivata a stimare tra passaggi televisivi e volte in cui l'ho messo su io appositamente (perchè ne avevo proprio bisogno a livello terapeutico), considerando una media di 7 volte all'anno, siamo già sulle 175 volte, A cui si deve aggiungere quando da piccola lo mettevo su come mero sottofondo mentre giocavo quindi per un paio di anni lo avrò visto una trentina di volte all'anno, e infine una cinquantina di volte per motivi accademici. Infatti ho avuto il privilegio di poter fare la Tesi di Laurea triennale con il professore di Storia del Cinema che adoravo, proprio sull'attrice Vivien Leigh, con particolare attenzione al suo film più importante, Via col vento. Insomma avrete capito che ho una venerazione assoluta per questo film che rappresenta la punta di diamante dell'anno d'oro del cinema hollywoodiano, il 1939, che ha aperto le porte agli Anni '40 e '50, un periodo che ci ha donato le dive e divi che tanto amo. 
Direi che come introduzione mi sono dilungata a sufficienza.
Non so se queste pagine arriveranno ad interessare qualcuno ma una cosa è certa, sono arrivata alla conclusione che la mia passione non può più essere contenuta e dovevo necessariamente metterla per iscritto. 
E se non dovesse arrivare a nessuno, spero almeno che in qualche modo possa arrivare spiritualmente verso quell'Olimpo di attori tanto meravigliosi.

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